TAC – Teoria, Analisi e Composizione

Presentazione a cura del Prof. Michele Sacco

 

La disciplina “Teoria, Analisi e Composizione” (T.A.C.) riveste un ruolo cardine – insieme con “Storia della Musica” e “Tecnologie musicali” – nel rapporto interno alle discipline musicali e nel raccordo interdisciplinare con le altre materie del curricolo. Essa è come il Greco e il Latino per il Liceo Classico e la Matematica per lo Scientifico. È forse la materia caratterizzante col maggior peso nella formazione musicale del discente, raccordandosi con tutte le discipline musicali attraverso gli argomenti trattati in tutto il quinquennio. L’Esecuzione Musicale, La Storia della Musica e le Tecnologie Musicali si confrontano con la materia, mutuando e cedendo informazioni attraverso un rapporto interdisciplinare, di modo che essa diviene il punto di riferimento per l’alunno affinché possa avere una formazione musicale totale.

L’ascolto, l’analisi, lo studio teorico e pratico della musica d’arte occidentale sono il fondamento per una conoscenza aperta al presente. La comprensione dei classici, unita alla consapevolezza delle culture e dei processi di produzione e fruizione musicale del presente, sviluppa negli studenti abilità e competenze progettuali rivolte ai diversi contesti di musica classica, jazz, d’avanguardia, d’autore, popolare, di consumo, d’uso e d’intrattenimento. Tutto questo si realizza nell’insegnamento di “Teoria, Analisi e Composizione”, attraverso lo studio dei sistemi di regole grammaticali e sintattiche (Teoria), delle forme musicali (Analisi) e dei diversi procedimenti armonici (Composizione). La sinergia di questi tre aspetti condurrà lo studente ad acquisire familiarità con le strutture, i codici e le modalità organizzative ed espressive del linguaggio musicale, impadronendosi dei principali concetti, quali la modalità, tonalità, sistemi popolari e contemporanei, e nel contempo maturando la capacità di produrre semplici composizioni che utilizzino i sistemi di regole specifici acquisiti.

Il corso quinquennale è formato da due bienni e un quinto anno. I due bienni ripercorrono gli stessi obiettivi, ma il secondo periodo ha orizzonti più allargati rispetto al livello inferiore. Il quinto anno, invece, ripercorre in sintesi e in ampliamento tutto il percorso eseguito nei bienni precedenti. Durante il percorso liceale lo studente apprenderà i codici di notazione, usandoli autonomamente e consapevolmente, sia sul piano della lettura, sia su quello della scrittura. Dovrà essere in grado di leggere con la voce e con lo strumento brani monodici e polifonici, anche in contrappunto imitato e in differenti chiavi, di rappresentarne aspetti morfologici e sintattico-formali e di trascrivere, sotto dettatura, semplici brani nella loro interezza, individuandone l’ambito ritmico-metrico, armonico e intervallare, nonché le dinamiche e l’agogica (lettura ritmica, parlata e cantata, in chiavi moderne e antiche; dettato ritmico-melodico). La padronanza di tali nozioni porterà lo studente a un progressivo affinamento dell’orecchio musicale, attraverso il quale – al termine del quinquennio – egli saprà analizzare, all’ascolto e in partitura, opere di vario genere, stile ed epoca, cogliendone caratteristiche morfologiche (dal punto di vista ritmico, melodico, dinamico e timbrico) e relazioni sintattico-formali. Sul piano compositivo lo studente dovrà padroneggiare i diversi procedimenti armonici, anche contemporanei, rintracciandoli in brani significativi, attraverso appropriate tecniche di analisi e servendosene per improvvisare, per armonizzare melodie e per produrre arrangiamenti e composizioni autonome o coordinate ad altri linguaggi (visivo, teatrale, coreutico), senza escludere  il ricorso agli strumenti offerti dalla tecnologia attuale.

Nel Primo Biennio si consolideranno le competenze di base acquisite in precedenza relative allo sviluppo dell’orecchio, alla padronanza dei codici di notazione, all’acquisizione dei principali concetti del linguaggio musicale, allo sviluppo di capacità di comprensione analitica e di produzione di semplici brani. I percorsi saranno organizzati intorno a temi concettuali come scale, modi, metri, timbri, forme, etc., i quali offriranno lo spunto per attività di lettura, ascolto, analisi, improvvisazione e composizione. Lo studente dovrà leggere con la voce e con lo strumento, trascrivere brani monodici di media difficoltà, bicordi e triadi, cogliere all’ascolto e in partitura gli elementi fondamentali e le principali relazioni sintattico-formali presenti in un semplice brano, e padroneggiare i fondamenti dell’armonia funzionale.

Nel Secondo Biennio saranno approfonditi i concetti e i temi affrontati in precedenza assumendo una prospettiva storico-culturale. I percorsi – organizzati intorno a temi come modalità, contrappunto, canone, evoluzione dell’armonia funzionale, storia delle forme musicali, etc. – consentiranno di affinare l’abilità di lettura, di trascrizione e di analisi applicate a partiture di crescente complessità. Lo studente dovrà essere in grado di riprodurre sequenze ritmiche complesse e di armonizzare e comporre melodie con modulazione a toni vicini e lontani, progressioni, appoggiature e ritardi, utilizzando anche accordi di settime e none.

Al Quinto Anno, oltre all’affinamento delle capacità di lettura e di ascolto, sarà approfondita la conoscenza dell’armonia tardo-ottocentesca e novecentesca. A consolidamento del percorso nel biennio precedente, lo studente dovrà essere in grado di armonizzare e di comporre melodie mediamente complesse e articolate, ed analizzare partiture di compositori del XX secolo.